
Cosa, nella coppia, interferisce con una buona comunicazione? Ci sono delle modalità che rendono la comunicazione disfunzionale. Vediamole nel dettaglio:
- la tendenza a precisare, recriminare e criticare alcune azioni o atteggiamenti del partner. Spesso sono dinamiche messe in atto in modo inconsapevole, ma hanno un forte impatto comunicativo. Nascono dal desiderio di consigliare e aiutare l’altro, ma non si rivelano tali. La tendenza a precisare ogni cosa venga detta o fatta dall’altro, ad esempio, potrebbe far sentire il partner costantemente sotto inchiesta, spingendolo a reagire con rabbia o con un atteggiamento di difesa;
- proporre la propria visione come assolutamente corretta e sentenziare sui comportamenti dell’altro ritenuti sbagliati. Si può avere la tendenza, di fronte ad un errore del partner, di ribattere con frasi come “Te lo avevo detto/lo sapevo”. Queste frasi spingono l’altro ad irrigidirsi, non sentendosi compreso, e ad allontanarsi dal partner perché doppiamente frustrato;
- sostituirsi all’altro. Spesso, spinti da un’estrema attenzione nei confronti del partner e dalla voglia di aiutarlo, si finisce con lo squalificare l’altro. La classica frase “lascia faccio io”, a lungo andare, può rappresentare una squalifica per l’altro rispetto alle proprie capacità e creare le basi per dinamiche di dipendenza. Un aiuto non richiesto non solo non aiuta, ma rischia di danneggiare.