
Nell’antichità, quando il sole tramontava, gli uomini si riunivano intorno ad un bel fuoco acceso. Dava loro luce, calore, e la possibilità di cuocere il cibo. Rappresentava un momento di passaggio: la fine della giornata, la fine dell’attività lavorativa.
Oggi non è più cosi: tramontato il sole abbiamo la luce artificiale che ci permette di continuare le nostre attività. Si è dissolto l’originario orologio interno che ogni sera segnalava l’ora di cambiare marcia, di sospendere le attività.
Oggi la mente, ed il corpo, hanno rare occasioni di placarsi accanto al fuoco.
Sei in grado di sospendere tutto, di concederti una sosta accanto al fuoco? Forse scoprirai che ti è difficile farlo, se ci proverai.
Sedere vicino al fuoco significa:
- non fare niente,
- restare in silenzio,
- sentire.
Sentire? E che cosa? Noi stessi. Pensieri, emozioni, sensazioni…un dialogo con noi stessi, che avrà la possibilità di emergere soltanto se metteremo a tacere tutto il resto, il contorno, i rumori di sottofondo.
E’ importante concedersi dei momenti di riposo, dei momenti in cui poterci sedere concedendoci il lusso di non fare niente. Mettersi in ascolto. Concedersi la possibilità di essere, anziché fare…