
Vi é mai capitato di fermarvi,guardare negli occhi una persona,e chiedergli in modo serio e interessato “come stai?”. Forse ci sembrerà una di quelle domande che facciamo spesso, ma bisogna fermarsi a riflettere su come si fa questa domanda. Mi interessa veramente sapere come sta l’altro o é solo una domanda di routine, che fa seguito ad un saluto? È una domanda che ha molto valore, se fatta con il giusto intento. È una domanda di interesse, aperta, che dà all’altro la possibilità di aprirsi, di parlarci di lui, di raccontarsi. Partendo da ciò che vuole, da ciò che per lui é importante in quel momento. Spesso ci si ritrova a chiedere: come é andata a lavoro? Come é andata in palestra?come é andata la cena? Domande sbrigative che prevedono una risposta secca; bene, male. Ma il chiedere come stai indica un profondo interesse verso l’altro. Pensate a voi stessi: come reagite di fronte a questa domanda? Sicuramente vi fermate un attimo a riflettere, chiedendovi in prima persona “come sto?”. Vi interrogate, vi date una risposta e la condividete con l’altro. Emerge qualcosa di voi. É la prima domanda che faccio quando le persone vengono a studio da me e si siedono sulla poltrona… “Come stai?”…una domanda che apre un mondo, se fatta con il giusto intento.